LA BISALTA...DA MOLTO VICINO
- Alessia Biscia, @valigiainfarinata
- 29 lug 2024
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 1 gen
Testo e immagini a cura di Alessia Biscia, Valigia Infarinata
La Bisalta è facilmente riconoscibile da lontano per la sua conformazione bifida. Veglia su tutta la zona di Cuneo e dintorni, tanto da essere la montagna di casa di noi che abitiamo ai suoi piedi.
Fin da piccolissimi i nostri bambini ci hanno sempre chiesto "ma quando ci portate sulla Bisalta?".
Questa mattina ci siamo svegliati con un cielo limpidissimo e la Bisalta completamente libera da nuvole (cosa abbastanza rara la Bisalta senza il suo cosiddetto "cappello" ossia le nuvole che nascondono la sua punta bifida), così, niente asilo e...si, è arrivato quel giorno tanto atteso: la Bisalta aspettava proprio noi

COME SI RAGGIUNGE IN AUTO
Nonostante ci siano più strade e sentieri per salire, partendo da località diverse, per noi è comoda la via classica, che tra l'altro, è la più vicina a noi con la macchina.
Raggiungiamo quindi la valle Pesio e, oltrepassata la frazione Pradeboni di Peveragno, in provincia di Cuneo, guido ancora per quattro chilometri lungo la stradina asfaltata che termina in località Meschie (1230 m).
Qui potete trovare un ristorante/bar e un grande prato con tavoli per pic nic e postazioni fisse per fare la carne alla brace. Oggi ci sono pochissime persone nonostante siamo a luglio, la domenica il profumo di costine e salsicce inonda l'area.
Nel parcheggio gratuito oggi ci sono pochissime auto. Ma anche quando veniamo la domenica, il posto lo troviamo comunque sempre, anche solo a lato della strada.
Dopo il primo panino, che ormai per noi è una consuetudine prima di affrontare qualsiasi percorso, con calma e assaporando il contatto con la natura iniziamo quindi la nostra camminata verso la Bisalta (o quasi). I nostri bimbi al momento della camminata hanno 6 anni e quasi 5. Ovviamente con noi c'è la nostra adorata Anita, la nostra Dalmatina.
SI COMINCIA A PIEDI
Rispondo già a una domanda che so che vi sta a cuore: si può fare questo percorso con il passeggino? Mi dispiace ma no, il sentiero è troppo irregolare, con pietre e ripido. Se volete andare con i bambini piccolini, o che camminano poco, munitevi di marsupio porta bebè.
Dopo un lungo rettilineo su sterrato, che sale parallelo al Rio Grosso, si attraversa un ponticello curvando a sinistra: poco dopo si può scegliere di prendere una scorciatoia che sale ripida nel bosco oppure proseguire dritto lungo il sentiero principale.
Ai miei figli piace fare la scorciatotia per cui anche oggi la prendiamo. Vi avverto che è poco battuta per cui è piena di rovi che inondano il sentiero. Con questo sentiero si recuperano una decina di minuti, non molto, noi lo facciamo solo perché ai bambini piace e in effetti è anche più all'ombra.
L'OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI SELLA MORTEIS
Dopo circa 45 minuti da Meschie, si esce dal bosco e si entra in un grande prato, in corrispondenza di sella Morteis(1450 m). Già qui il panorama è pazzesco: la cima del Mondolè in primo piano ha davvero un bellissimo impatto e tutta la catena montuosa, incluso il Marguareis, è spettacolare.
Per chi lo desidera la passeggiata può finire qui, in questo meraviglioso prato, con una bella fontana e qualche panchina in legno.
Sul lato opposto alla fontana, trovate l'Osservatorio Astronomico...ma vi immaginate la bellezza della volta celeste vista da quassù??
SI CONTINUA VERSO LA COSTA DELLA MULA
Proseguendo per una ventina di minuti il sentiero largo oltre alla fontana, ad un tratto ci siamo imbattuti nella segnalazione indicante il monte Besimauda (nome alternativo della Bisalta): ci attende un ripido sentiero in parte scavato dalla pioggia.
Se non ve la sentite, potete tranquillamente tornare indietro e fare una nuova pausa a Sella Morteis.
Noi, spinti dalla voglia di vedere da vicino le tanto amate punte della Bisalta, scegliamo di proseguire. I bambini sono davvero stanchi e facciamo alcune piccole pause mentre risaliamo il ripido sentiero.
Tagliando le pendici erbose della costa della Mula, raggiungiamo i verdi prati del gias Praviné Soprano (1812 m) e il casottino in pietra.
Davanti a noi la Bisalta, in tutto il suo splendore, cosi come la meraviglia del paesaggio, che si estende fino a città lontane: riconosco i paesi intorno a noi ai piedi della Vetta, ma quelli li conosco bene...ammetto che a mano a mano che lo sguardo incontra l'orizzonte mi perdo, tra paesi più lontani e catene montuose ancor più lontane.
Siamo arrivati a un casottino in pietra...
E noi per questa volta ci fermiamo qui, i bambini stanchi ma felici, io con gli occhi pieni di bellezza.
Dopo esserci riposati su qualche masso, ritorniamo, con un ritmo decisamente più veloce della salita. Ripercorriamo a ritroso il percorso, con meno pause, anche se il cioccolato alla fontana di Sella Morteis i bambini lo hanno assaporato a lungo...
Per arrivare alla Vetta credo manchi ancora circa un ora e mezza, anche se sembra cosi vicona da toccarla allungando una mano.
Questo è il percorso a piedi che abbiamo fatto noi, andata e ritorno; il cerchio arancione è la punta della Besimauda: ed è così che noi abbiamo visto la Bisalta da vicino
IN CIMA ALLA BISALTA
E ora vi racconto come si arriva in cima: ma attenzione, la strada non va sottovalutata, sembra vicina e facile, ma la pietraia è scivolosa e molto ripida, per cui, la sconsiglio vivamente ai bambini, ma anche a genitori con marsupio porta bebè in spalla...
Oltrepassato il casottino in pietra, si riprende la salita sul crinale fino ad arrivare alla base della lunga e impegnativa pietraia finale a sinistra della Bisalta (ecco, la prossima volta vorrei arrivare qui con i bambini).
Lasciatevi guidare dai segnavia bianco-rossi, non inventatevi percorsi alternativi perché la pietraia può essere davvero pericolosa. Proseguite di masso in masso. Dove occorre, aiutatevi con le mani per mantenere l’equilibrio. Ed ecco che arriverete alla Croce, che indica che si, ce l'avete fatta!!
Prendetevi il tempo che volete per assaporare la vetta, la fatica che vi ha portato fino a qui e tutto ciò che vedete intorno a voi.
Quando è il momento, potrete scendere ripercorrendo la via che avete fatto a salire.
CONCLUSIONE
Noi ci siamo divertiti tantissimo, per cui se avrete occasione di trovarvi in Provincia di Cuneo vi consiglio di percorrere questo sentiero.
Se volete vedere un video su come abbiamo raggiunto la Bisalta con i bambini, potete cliccare su questo link.
Vi ricordo, se ancora non lo fate, di seguirmi su Instagram o Facebook @valigiainfarinata (vi ringrazio infinitamente).
Vi ringrazio di essere stati con noi fino a qui...alla prossima e a presto amici di "A Spasso con i Bambini" !
Alessia
Le immagini sono di proprietà di Alessia Biscia, proprietaria di www.aspassoconibambini.com per questo motivo non sono utilizzabili da terzi per alcun motivo.
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