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SAN GIMIGNANO: GUIDA PER SCOPRIRE IL BORGO DELLE TORRI

  • Immagine del redattore: Alessia Biscia, @valigiainfarinata
    Alessia Biscia, @valigiainfarinata
  • 6 mag
  • Tempo di lettura: 6 min
Testo e immagini a cura di Alessia Biscia, Valigia Infarinata

San Gimignano: Guida per Scoprire il Borgo delle Torri Medievali

San Gimignano, incastonato tra le dolci colline della Val d’Elsa, è uno dei borghi medievali più affascinanti e meglio conservati della Toscana. Celebre per le sue torri svettanti, che compongono uno skyline univo e che le hanno valso il soprannome di “Manhattan del Medioevo”, questo piccolo centro racchiude arte, storia, sapori autentici e scorci da cartolina.


Se stai pianificando una visita, ecco una guida completa con consigli pratici e suggerimenti su cosa vedere, dove salire per ammirare il panorama, e da dove godere della vista migliore del borgo nel suo insieme.


FACCIAMO CHIAREZZA

Voglio ora scrivervi un piccolo trafiletto riassuntivo sulle città dell’epoca e il significato delle torri: so che per qualcuno leggere la storia può risultare noioso ma in questo caso sono certa che resterete affascinati anche voi dal sapere alcune cose...


San Gimignano non è la “Manhattan del Medioevo”: e per fortuna!

Spesso San Gimignano viene soprannominata “la Manhattan del Medioevo” per via delle sue numerose torri svettanti. Sebbene l’immagine sia suggestiva e facilmente comprensibile a un pubblico moderno, il paragone è in realtà fuorviante.


San Gimignano non ha nulla a che vedere con il gigantismo urbano, l’anonimato architettonico o il ritmo frenetico della Manhattan contemporanea. Le sue torri non furono costruite per contenere uffici o abitazioni in verticale per mancanza di spazio, ma come simboli di potere, prestigio e rivalità tra famiglie nobili. Ogni torre è un racconto inciso nella pietra, non un semplice grattacielo medievale.

Paragonarla a Manhattan significa ridurre la sua identità a una caricatura moderna, quando invece San Gimignano è l’esatto opposto.


Inoltre molte città medievali italiane avevano moltissime torri, ma San Gimignano è tra le pochissime dove se ne conservano ancora tante, e soprattutto visibilmente inserite nel contesto urbano originale. Città come Firenze, Bologna, Pisa e Lucca avevano anch’esse decine di torri — simboli del potere privato, ma la maggior parte sono state abbattute, inglobate in edifici successivi o ridotte a semplici tronconi murari.


Le torri: status, rivalità e sicurezza

Nel Medioevo, specialmente tra il XII e il XIV secolo, le torri erano un vero e proprio status symbol per le famiglie nobili e mercantili. Non erano semplicemente case fortificate, ma segni di prestigio visibili da lontano. Più era alta la torre, più importante e influente era la famiglia che la possedeva.


A San Gimignano, città attraversata dalla Via Francigena, una delle più importanti rotte commerciali d’Europa, si concentravano traffici di merci, denaro e informazioni. Questo portò all’ascesa di una classe di ricchi mercanti e banchieri che, arricchendosi grazie al commercio dello zafferano, della lana e del vino, cominciarono a costruire torri per:

  • Dimostrare ricchezza e potere (più in alto si arrivava, più si “guardava dall’alto in basso” gli altri)

  • Proteggere se stessi in caso di faide tra famiglie o scontri politici (le torri avevano spesso accessi sopraelevati e fungevano da rifugio)

  • Competere simbolicamente con le altre casate cittadine, in una vera “guerra d’altezza” che il Comune provò anche a limitare con leggi restrittive: ad esempio ad un certo punto venne vietato di costruire torri più alte della Torre Grossa, quella pubblica e di conseguenza non poterono essere più alte di 54 metri. Alcune torri come una delle Torri Gemelle dei Salvucci fu “mozzata” perché superava la Torre Grossa.


PERCHE’ SOLO A SAN GIMIGNANO SI SONO CONSERVATE TANTE TORRI?

La vera fortuna di San Gimignano fu il suo isolamento nei secoli successivi: dopo il declino della Via Francigena e la peste del 1348, la città perse importanza politica ed economica. Paradossalmente, proprio questo abbandono impedì le trasformazioni architettoniche moderne che hanno invece modificato profondamente molte altre città. Ciò che in altri centri è stato demolito per fare spazio al “nuovo”, a San Gimignano è rimasto com’era.

Oggi delle circa 72 torri originarie ne restano 14 ancora in piedi, ben visibili, riconoscibili e, in alcuni casi, visitabili. Questo elevato numero rende unica San Gimignano non solo in Toscana, ma in tutta Europa.


PASSEGGIATA NEL CUORE MEDIOEVALE

Appena varcata una delle antiche porte d’accesso, come Porta San Giovanni, ci siamo ritrovati immersi in un’atmosfera fuori dal tempo. Le strette vie lastricate, le botteghe artigiane e le facciate in pietra raccontano secoli di storia.

Il centro nevralgico del borgo è Piazza della Cisterna, una piazza triangolare circondata da edifici medievali e torri nobiliari. Dall’alto, questa particolare forma, si vede molto bene ed è davvero caratteristica.

Poco distante si apre Piazza del Duomo, dove sorgono alcuni dei monumenti più importanti: la Collegiata di Santa Maria Assunta, con splendidi affreschi interni, e il Palazzo Comunale, sede della Pinacoteca civica.



SALIRE SULLA TORRE GROSSA: UN PANORAMA INIMITABILE

Tra le 14 torri superstiti (originariamente erano oltre 70), la più alta e visitabile è la Torre Grossa, costruita nel 1311 e alta 54 metri. Ovviamente non potevamo perdere l’occasione di salire sulla cima: in questo i bambini hanno preso da noi, è la cosa che più amano fare, e anche noi, in ogni località, ricerchiamo punti panoramici, viste pazzesche, torri o campanili dove si può arrivare in cima. Salendo i suoi gradini in pietra siamo arrivati a una terrazza panoramica mozzafiato.


Da qui, lo sguardo spazia su tutto il borgo, con i tetti rossi e le altre torri che si stagliano contro il cielo. In lontananza, le colline toscane disegnano l’orizzonte con vigneti, oliveti e cipressi: un vero spettacolo naturale, perfetto per gli amanti della fotografia.



I MIGLIORI PUNTI PANORAMICI ESTERNI

Per ammirare San Gimignano nel suo insieme, e vedere svettare tutte insieme le torri come spesso si vede nelle tipiche immagini del borgo, i luoghi migliori si trovano fuori dal centro storico.

E noi ovviamente li abbiamo cercati, e sì, ora li scrivo proprio a te che stai leggendo ora.


1. Il mio preferito: Da Via Vecchia per Poggibonsi si possono scattare foto davvero suggestive; questa strada sterrata, è conosciuta da poche persone; in particolare i turisti non si addentrano in una stradina sterrata che non si sa bene dove porti...e proprio per questo motivo io ho amato questo tratto. Da qui la città sembra uscita da una fiaba. Nella mappa riassuntiva a fine articolo vi indicherò anche le coordinate che potrete inserire direttamente su google maps o similari.


2. Lungo la Strada Provinciale 47 troverai alcuni punti in cui vedere San Gimignano nel suo insieme.


3. Via Cortennano: Lungo questa strada, arriverete al punto panoramico di cui ho inserito le coordinate per vedere San Gimignano nel suo insieme (le trovate nella mappa riassuntiva a fine articolo)


4. Dirigiti verso la Strada Provinciale 1 (SP1), in prossimità del bivio per Località Santa Lucia. Da questo punto elevato, avrai una visuale completa del borgo, incorniciato dalle sue celebri torri che emergono come guglie su uno sfondo di verde.


Punto Panoramico da Da Via Vecchia per Poggibonsi. Il mio preferito
Punto Panoramico da Da Via Vecchia per Poggibonsi. Il mio preferito
COSA FARE E COSA VEDERE OLTRE ALLE TORRI E AL BORGO
  • Rocca di Montestaffoli: Una vecchia fortezza dove spesso si tengono eventi e degustazioni. Anche qui il panorama è splendido.

  • Museo della Tortura: Per chi ha interesse per la storia più cruda del Medioevo.

  • Prodotti locali: Non perdere l’occasione di assaggiare la Vernaccia di San Gimignano, uno dei vini bianchi più pregiati della Toscana, magari accompagnato da salumi e pecorini locali.


CONSIGLI PRATICI PER LA VISITA
  • Quando andare: La primavera e l’inizio dell’autunno sono i periodi migliori, con temperature miti e meno affollamento rispetto all’estate.

  • Come arrivare: Il borgo non è servito da una stazione ferroviaria. Il mezzo migliore è l’auto (parcheggi a pagamento fuori le mura) oppure i bus da Siena, Firenze o Poggibonsi.

  • Quanto tempo dedicare: a noi è bastata mezza giornata per visitare tutto il borgo, ma non abbiamo visto il museo e abbiamo un ritmo serrato quando visitiamo, anche con i bambini. Una giornata piena è più che sufficiente per esplorare il borgo, ma puoi anche optare per un soggiorno di una notte per gustare la quiete serale e il silenzio della mattina presto.


🗺️ MAPPA RIASSUNTIVA DEI PUNTI DI INTERESSE A SAN GIMIGNANO

1. Torre Grossa e le altre torri

📍 Piazza del Duomo

La torre più alta del borgo (54 metri), offre una vista a 360° su San Gimignano e la campagna circostante.


2. Rocca di Montestaffoli

📍 Via della Rocca

Antica fortezza con un giardino panoramico, perfetta per una pausa rilassante con vista sulle torri.


3. Punti Panoramici

📍Via Vecchia per Poggibonsi

Coordinate GPS: 43.4626158, 11.0447912 : questo è il mio punto preferito.

Percorrendo questa strada, si raggiungono diversi punti da cui ammirare San Gimignano nella sua interezza, soprattutto al tramonto.

📍Via Cortennano

Coordinate GPS: 43.4642678, 11.0685140

Lungo questa strada potete arrivare al punto delle coordinate inserite per vedere San Gimignano nel suo insieme.

📍 Seguendo la Strada Provinciale 47

Coordinate GPS: 43.4567974, 11.0278923

📍Lungo la strada per Località Santa Lucia

Situato lungo la Strada Comunale da San Gimignano a Santa Lucia, questo punto offre una vista completa del borgo medievale incorniciato dalle colline toscane.


5. Porta San Giovanni

📍 Via San Giovanni

Ingresso principale al centro storico, da cui inizia la passeggiata tra le vie medievali del borgo.


6. Piazza della Cisterna

📍 Centro Storico

Piazza triangolare circondata da torri e palazzi storici, ideale per una sosta e per assaporare un gelato artigianale.


CONCLUSIONE

San Gimignano è una tappa imperdibile per chiunque desideri immergersi nel Medioevo toscano senza rinunciare a bellezze naturali e cultura enogastronomica. Che tu voglia salire su una torre per toccare il cielo o perderti tra vicoli lastricati, il borgo saprà regalarti emozioni autentiche.

Vi ricordo, se ancora non lo fate, di seguirmi su Instagram o Facebook @valigiainfarinata (vi ringrazio infinitamente).

Vi ringrazio di essere stati con me fino a qui...alla prossima e a presto amici di Valigia Infarinata !

Alessia

Le immagini sono di proprietà di Alessia Biscia, proprietaria di www.aspassoconibambini.com per questo motivo non sono utilizzabili da terzi per alcun motivo.



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ALESSIA BISCIA

VALIGIA INFARINATA
a spasso con i bambini

Io, tra pentole e valigie...

Benvenut*, sono Alessia, sono sposata con Lele, abbiamo due bambini e amiamo viaggiare.

Dopo la  loro nascita, i nostri viaggi hanno avuto ritmi diversi, riscoprendo un nuovo modo di viaggiare, con loro, alla scoperta di posti meravigliosi.

Si aggiunge anche la mia passione per la cucina, ricette sane ma gustose.

 

Scopri con noi posti nuovi e lasciati ispirare.

Grazie per essere qui con noi ora. 

@VALIGIAINFARINATA

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