LANZAROTE: ISOLA VULCANICA
- Alessia Biscia, @valigiainfarinata
- 10 minuti fa
- Tempo di lettura: 8 min
Testo e immagini a cura di Alessia Biscia, Valigia Infarinata
Lanzarote: isola vulcanica che non ti aspetti
Lanzarote non è un’isola qualunque. Ha qualcosa di marziano, di crudo e poetico allo stesso tempo. In primavera, il vento accarezza la pelle, le strade non sono mai troppo affollate e la luce ti resta negli occhi anche dopo il ritorno. Questo è il racconto del nostro viaggio sull’isola, con tutti i luoghi che ci hanno fatto dire: “Ne è valsa la pena”.
Prima di tutto vi dico che visitare Lanzarote è davvero facile: noleggiate un’auto in aeroporto e potete girare facilmente e vedere tutto quanto in pochi giorni. E’ un’isola piccola, da un capo all’altro ci sono circa 70/80 km e circa 1 ora di auto.
Ecco quali sono 15 le tappe imperdibili per un viaggio a Lanzarote (visitabili in 5 giorni se come noi non vi fermate mai, oppure in 7 giorni riuscite a fare tutto con più calma).
1. PARCO NAZIONALE DEL TIMANFAYA
Se c’è un luogo che ti fa capire che Lanzarote è un’isola nata dal fuoco, è il Timanfaya. Un paesaggio lunare, brullo, immobile. Le colate laviche si estendono per chilometri, scolpite dal tempo e dai venti. L’escursione in pullman organizzata dal parco attraversa aree dove non si può camminare liberamente, ma bastano i finestrini per restare a bocca aperta. I geyser artificiali creati con l’acqua versata nei fori nel terreno sono una dimostrazione reale del calore ancora presente sotto i nostri piedi. Lì si capisce quanto la Terra sia viva.
Oltre al tour classico, abbiamo scelto di partecipare a un’escursione a piedi, in uno dei percorsi accessibili solo con guida autorizzata. Camminare tra i crateri spenti, su sentieri tracciati nella lava, è stata un’esperienza intensa. A seconda del punto in cui ti trovavi, potevi sentire il calore salire dal terreno o il vento gelido che arrivava dall’oceano. La guida raccontava storie di eruzioni, di paesi sepolti e di rinascita. E poi, la sera, abbiamo brindato con un aperitivo nel cuore del parco, quando il sole calava dietro le colline di lava: un momento semplice ma indimenticabile, tra i vulcani, nel silenzio di un paesaggio che sembrava fuori dal mondo.
2. LA GERIA
Pensavamo che un paesaggio così arido non potesse dare frutti, e invece… La Geria è una zona di coltivazione unica al mondo. I vitigni crescono in crateri scavati nella cenere vulcanica, protetti da muretti semicircolari di pietra lavica. Il contrasto tra il nero del terreno e il verde delle viti è uno spettacolo. Abbiamo fatto una sosta in una delle tante bodegas per assaggiare la Malvasía Volcánica: bianco fresco, profumato, con qualcosa di salato. Un vino che sa di vento e roccia.
3. JAMEOS DEL AGUA
Opera del genio di César Manrique, artista e architetto profondamente legato all’isola. I Jameos del Agua sono grotte vulcaniche trasformate in uno spazio culturale e naturale incredibile. La laguna interna ospita piccoli granchi albini ciechi, specie unica al mondo. L’auditorium, scavato nella roccia, sembra uscito da un sogno. Qui l’arte si fonde con la natura, senza sopraffarla. Si cammina in silenzio, quasi con rispetto. Il pranzo al ristorante qui è davvero suggestivo, lo consiglio vivamente.
4. CUEVA DE LOS VERDOS
Una delle esperienze più suggestive dell’isola. Questo tunnel lavico, che si snoda per sei chilometri sotto terra (visitabile solo per un tratto), è stato per secoli rifugio contro le incursioni dei pirati. Le guide raccontano storie e leggende con passione, e il colpo di scena finale – che non svelerò – lascia tutti senza parole. È uno di quei posti che ti fanno sentire piccolo, ma non in senso negativo: piccolo come chi riconosce la grandezza del mondo.

5. JARDIN DE CACTUS
A nord-est dell’isola sorge il Jardín de Cactus, l’ultima grande opera di César Manrique realizzata in un’antica cava di sabbia vulcanica. Il risultato è un giardino terrazzato ad anfiteatro, scolpito nella roccia nera, che ospita circa 4.500 piante appartenenti a oltre 500 specie di cactus e succulente provenienti dai cinque continenti. Le terrazze disposte a semicerchio, la pavimentazione in pietra lavica e le vasche d’acqua con ninfee e pesci colorati creano un contrasto poetico tra aridità e vita.
Al centro del giardino, svetta un vecchio mulino a vento, restaurato per mostrare come veniva macinato il mais un tempo. Manrique ha trasformato questa cava abbandonata in un’opera d’arte totale.
Coordinate GPS utili: 📍 29.0803° N, –13.4764° W – facilmente raggiungibile dalla Guatiza sulla strada LZ‑10, a pochi chilometri da Teguise.
Info utili: il giardino è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:00. All’interno sono presenti anche una caffetteria panoramica e un ristorante dove gustare piatti a base di cactus e prodotti locali.

6. MIRADOR DEL RIO
Un altro capolavoro di Manrique. Arroccato su una scogliera a oltre 400 metri di altezza, questo belvedere offre una vista spettacolare sull’isola La Graciosa e sull’arcipelago Chinijo. La grande vetrata incornicia il panorama come fosse un quadro. In primavera, con l’aria tersa, la vista è nitidissima. È il posto giusto per respirare a pieni polmoni, magari con una pausa caffè al bar panoramico.
7. LA PUNTA E LE SPIAGGE DI PAPAGAYO
Non si può andare a Lanzarote senza mettere i piedi nella sabbia dorata delle spiagge di Papagayo. Si raggiungono attraversando una strada sterrata (abbastanza agevole, ma da affrontare con calma) e poi camminando qualche minuto. Le calette sono protette, l’acqua è cristallina e la sensazione è quella di essere in un angolo segreto. Anche con i bambini, basta prestare attenzione alle correnti e scegliere le ore più tranquille. È il posto dove avremmo voluto fermarci un giorno in più.
8. EL GOLFO E IL LAGO VERDE
Una piccola baia di origine vulcanica ospita il Charco de los Clicos, un lago verde intenso nato da un antico cratere. Il contrasto tra il verde acceso dell’acqua, il nero della sabbia e il blu dell’oceano è surreale. El Golfo è anche un paesino di pescatori perfetto per una sosta: qualche ristorante con terrazze vista mare dove mangiare pesce fresco e guardare le onde. Il tramonto da qui è uno dei più belli dell’isola.
9. LAS GRIETAS: PICCOLO CANYON E FESSURE NELLA TERRA
C’è un angolo dell’isola che sembra uscito dal sud-ovest americano, è uno di quei posti che non trovi facilmente nelle guide, ma che ti restano negli occhi. Gole, pareti rocciose dai colori ocra, ruggine e oro, e strati geologici che raccontano milioni di anni.
È facile sentire il richiamo del Far West.
Si tratta di fenditure profonde che si aprono nel fianco della montagna, come se la terra fosse stata spaccata da un colpo secco. Camminare all’interno di queste crepe rocciose è un’esperienza da fare: ci si infila tra pareti di pietra lavica alte anche diversi metri, con la luce che filtra solo dall’alto, creando giochi d’ombra da togliere il fiato. Sembrano canyon in miniatura, scolpiti dal tempo e dal vento.
Il sentiero è breve e poco impegnativo, ma davvero suggestivo. Si parcheggia lungo la strada LZ-35, vicino al passo tra San Bartolomé e Tías, e da lì in pochi minuti a piedi si arriva all’ingresso delle prime fessure. Non ci sono indicazioni ufficiali, ma il luogo è sempre più conosciuto grazie al passaparola tra fotografi ed escursionisti. L’ingresso è libero e gratuito, ma occorre fare attenzione a non arrampicarsi troppo sulle pareti, che sono friabili.
Noi abbiamo visitato Las Grietas in tarda mattinata, con il sole già alto: l’effetto della luce che penetra tra le rocce è spettacolare. Ma anche all’alba o nel tardo pomeriggio dev’essere incredibile, soprattutto se si ama fotografare. È un luogo silenzioso e raccolto, dove sentirsi piccoli dentro la geografia dell’isola.
Si trova a pochi minuti da Teguise e nei pressi del vulcano Montaña Blanca.
Coordinate per il parcheggio e l’inizio del sentiero:
📍 28.9526 N, -13.6155 W – si lascia l’auto lungo la strada e si segue il sentiero sterrato visibile a pochi metri.
10. LOS HERVIDEROS
A pochi minuti da El Golfo, Los Hervideros è una costa selvaggia dove le onde si infrangono con potenza contro grotte e fenditure nella roccia vulcanica. Si cammina su sentieri ben tenuti, affacciandosi su piattaforme naturali per osservare il mare in tempesta. È un posto che non lascia indifferenti: la forza dell’Oceano Atlantico qui si mostra in tutta la sua energia.

11. FUNDACION CESAR MANRIQUE
Per comprendere davvero Lanzarote bisogna conoscere Manrique, l’artista che ha fatto dell’isola una forma d’arte. La sua casa-museo si trova a Tahíche: costruita su bolle vulcaniche naturali, è un mix di design, rispetto ambientale e ispirazione pura. Ogni angolo riflette il suo pensiero: vivere in armonia con il paesaggio.
12. TEGUISE E IL MERCATO DELLA DOMENICA
Teguise è un borgo molto carino che merita di essere visitato. Un centro storico elegante, con case bianche, balconi in legno e cortili silenziosi. La domenica si anima con un grande mercato artigianale e gastronomico. È un’ottima occasione per comprare qualche prodotto locale: aloe, formaggi, ceramiche.

13. FAMARA
L’opposto di Papagayo: selvaggia, aperta, battuta dal vento. Famara è la spiaggia dei surfisti e degli spiriti liberi. Noi abbiamo visto questa parte di costa dall'alto, da uno dei mirador di questo lato dell'isola, non siamo scesi alla spiaggia ma la vista è molto suggestiva. Non è il posto per fare il bagno tranquillamente con i bambini, ma è perfetta per passeggiare, per perdersi nella vista delle scogliere e respirare il profumo dell’oceano.
14. ARRECIFE
Arrecife, il capoluogo, spesso viene trascurato, e infatti noi non ci siamo stati ma, se avete tempo, provate a fermarvi qui per una passeggiata. Il castello di San Gabriel, collegato da un ponte di pietra, ospita un piccolo museo.
15. UNA GIORNATA A LA GRACIOSA
Se hai un giorno in più, (non posso darvi la nostra esperienza diretta perché non ci siamo stati), vale la pena prendere il traghetto da Órzola per raggiungere La Graciosa, l’isola più selvaggia e incontaminata dell’arcipelago canario. Niente asfalto, pochissime auto, solo sabbia, sentieri e spiagge e mare turchese.

CONSIGLI PRATICI PER CHI VIAGGIA A LANZAROTE
Quando andare
La primavera è il periodo perfetto: temperature miti (tra i 22 e i 26 gradi), vento sopportabile, meno turisti rispetto all’estate. L’isola è godibile in ogni stagione, ma a marzo-aprile-maggio dà il meglio di sé in equilibrio tra natura e tranquillità.
Come muoversi
Noleggiare un’auto è la scelta migliore: le distanze sono brevi, le strade in ottime condizioni e il traffico quasi inesistente. Con un’auto si raggiungono anche le spiagge più isolate e si può gestire meglio il tempo.
Dove dormire
Costa Teguise, Playa Blanca e Puerto del Carmen sono le zone più gettonate. Noi consigliamo di scegliere in base allo stile del viaggio: Puerto del Carmen è più vivace, Playa Blanca è perfetta per famiglie, Costa Teguise è un buon compromesso. Noi abbiamo alloggiato in una graziosa casetta a Playa Blanca.
Cosa portare
Scarpe comode per camminare su terreni vulcanici,
una giacca a vento (il vento c’è sempre),
felpe e pantaloni lunghi (in estate non servono, anche se con il vengo, qialcosa di lungo la sera potrebbe servire),
pantaloni e maglietta corte praticamente in tutte le stagioni, controllate comunque temperature e meteo prima di partire se andate in inverno.
protezione solare alta e costume anche in primavera: il sole scalda più di quanto si pensi.
Cibo e ristoranti
Provate il “mojo” (salsa tipica), le “papas arrugadas” (patate salate con buccia), il pesce alla griglia e i formaggi di capra locali. I ristoranti nelle zone meno turistiche, come El Golfo o Haría, spesso regalano le esperienze più autentiche.
Con i bambini
Molti luoghi dell’isola sono perfetti anche per famiglie. I parchi vulcanici, le spiagge tranquille e le strutture ben organizzate rendono Lanzarote una meta sorprendentemente family-friendly.
CONCLUSIONE
Lanzarote è un’isola che va scoperta con curiosità e occhi aperti. È un paesaggio scolpito dalla lava e dal vento, ma pieno di vita, arte e poesia. È un’isola che resta dentro.
Vi ricordo, se ancora non lo fate, di seguirmi su Instagram o Facebook @valigiainfarinata (vi ringrazio infinitamente).
Vi ringrazio di essere stati con me fino a qui...alla prossima e a presto amici di Valigia Infarinata !
Alessia
Le immagini sono di proprietà di Alessia Biscia, proprietaria di www.aspassoconibambini.com per questo motivo non sono utilizzabili da terzi per alcun motivo.
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