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PARCO DI SAN ROSSORE E MARINA DI VECCHIANO

  • Immagine del redattore: Alessia Biscia, @valigiainfarinata
    Alessia Biscia, @valigiainfarinata
  • 11 giu
  • Tempo di lettura: 6 min
Testo e immagini a cura di Alessia Biscia, Valigia Infarinata

Parco di San Rossore e Marina di Vecchiano: esplorazione in famiglia tra viali, silenzio e biodiversità protetta


A pochi chilometri dal centro di Pisa si apre uno degli ambienti naturali più affascinanti e tutelati della Toscana: la Tenuta di San Rossore, parte centrale del Parco Naturale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli. Una distesa di pinete, zone umide, radure, sentieri sterrati e maestosi viali alberati che raccontano una lunga storia di tutela ambientale. In una giornata di primavera, con la nostra famiglia e i bambini, abbiamo noleggiato le biciclette e pedalato per circa due ore alla scoperta di questo territorio straordinario.


LE AREE DELLA TENUTA DI SAN ROSSORE: TRA LIBERTA’ E CONSERVAZIONE

Il Parco è suddiviso in zone a libero accesso e zone accessibili solo con guida, secondo un equilibrio che consente al pubblico di esplorare parte del territorio rispettandone la fragilità ecologica.

Mappa del Parco di San Rossore, Pisa
Mappa del Parco di San Rossore, Pisa
ZONE A LIBERO ACCESSO

L’area attorno al Centro Visite “Tenuta di San Rossore”, il lungo e suggestivo Viale del Gombo, e alcuni sentieri laterali sono percorribili in autonomia, a piedi o in bicicletta.


ZONE ACCESSIBILI SOLO CON LA GUIDA

Alcune aree della Tenuta di San Rossore, particolarmente delicate dal punto di vista ambientale, possono essere visitate solo accompagnati da guide ambientali autorizzate.

Aree di grande valore ecologico come:

  • la Riserva del Gombo,

  • la zona umida della Bufalina,

  • il sistema dunale e litoraneo fino alla spiaggia naturale,sono visitabili esclusivamente con escursioni guidate (a piedi, in carrozza, a cavallo o con trenino elettrico). Questo per garantire la tutela degli habitat sensibili che ospitano numerose specie animali e vegetali.

  • la suggestiva Villa del Gombo, una delle strutture più interessanti e meno conosciute della tenuta.


La Villa del Gombo: architettura nel cuore del bosco

Immersa nella pineta e nascosta alla vista, la Villa del Gombo è una raffinata residenza moderna costruita alla fine degli anni ’50, su iniziativa del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. La struttura, progettata dagli architetti Amedeo Luccichenti e Vincenzo Monaco, è un esempio avanzato di architettura integrata nel paesaggio: ha una forma ad anello, poggia su pilastri che la sollevano dal suolo e si distingue per le grandi vetrate e i materiali naturali utilizzati, come il legno e il vetro, che la rendono perfettamente in armonia con il contesto forestale che la circonda.


Nel corso del tempo, la Villa ha ospitato numerose personalità istituzionali, tra cui diversi Presidenti della Repubblica Italiana, durante i loro soggiorni estivi. Non è mancata anche la presenza di leader stranieri: nel 1997, ad esempio, vi fu ospitato anche il primo ministro britannico Tony Blair, evento che portò a misure di sicurezza speciali e alla temporanea limitazione dell’accesso alla spiaggia di Gombo.


Dopo un lungo periodo di chiusura, la villa è stata restaurata di recente e oggi è di nuovo accessibile solo con visita guidata su prenotazione. Al suo interno ospita mostre, eventi culturali e percorsi divulgativi che raccontano la storia della tenuta e dei suoi illustri ospiti. Visitare questo luogo è un’opportunità rara per unire architettura, storia repubblicana e natura protetta in un’esperienza davvero unica.


PEDALANDO NEL VERDE

Abbiamo iniziato la nostra visita con il noleggio delle biciclette direttamente presso il centro visite. Il percorso ideale per cominciare è il Viale del Gombo, una strada asfaltata e interamente pianeggiante che si snoda per circa 5 km tra boschi e radure. È perfetto per una gita in bicicletta con i bambini grazie all’ampiezza del tracciato e all’assenza di traffico motorizzato.


Si tratta di un viale alberato costituito da pini marittimi intervallati da ontani, frassini e pioppi. Le piante sono disposte in filari ordinati che formano un tunnel verde mozzafiato. La verticalità dei tronchi e la chioma fitta creano ombra e frescura, trasformando il percorso in una vera e propria galleria naturale.


Lungo il tragitto si percepisce una sensazione di silenzio profondo, interrotto solo dal fruscio delle foglie, dai canti degli uccelli e dal rumore delle ruote sulla strada. Un’esperienza immersiva e rilassante, ideale per ricaricare corpo e mente.

Viale del Gombo, Parco di San Rossore, ph. Alessia Biscia, Valigia Infarinata
Viale del Gombo, Parco di San Rossore, ph. Alessia Biscia, Valigia Infarinata
LA ZONA UMIDA E IL BIRDWATCHING: UNA LEZIONE DI NATURA PER I BAMBINI

Dal Viale del Gombo si diramano diversi sentieri sterrati che portano verso le zone umide. Noi abbiamo scelto di esplorare uno di questi tratti laterali, raggiungendo un piccolo laghetto circondato da canneti e vegetazione palustre.


Qui si trovano alcuni capanni in legno per il birdwatching, ideali per osservare gli animali senza disturbarli. Noi – con i bambini armati di binocolo e tanta curiosità – ci siamo fermati per diversi minuti ad ammirare alcuni uccelli acquatici che si muovevano sull’acqua in cerca di cibo.


Abbiamo riconosciuto alcune folaghe, germani reali, aironi cenerini, e – con un po’ di fortuna e pazienza – anche una garzetta che si muoveva tra le sponde. È stato un momento molto educativo e coinvolgente, in cui i bambini hanno potuto osservare da vicino gli animali nel loro habitat naturale e ascoltare i suoni della palude.

Una delle zone umide del Parco di San Rossore, ph. Alessia Biscia, Valigia Infarinata
Una delle zone umide del Parco di San Rossore, ph. Alessia Biscia, Valigia Infarinata
GLI ANIMALI CHE SI POSSONO INCONTRARE

Il Parco ospita una grande varietà di fauna selvatica grazie alla diversità dei suoi ambienti: pinete, zone umide, radure, boschi e dune costiere.

Tra gli animali che si possono avvistare più facilmente, anche senza guida, ci sono:


  • Volatili acquatici: folaghe, aironi (cenerini, bianchi maggiori, rossi), garzette, gallinelle d’acqua, cormorani, anatre selvatiche.

  • Uccelli rapaci: falchi di palude, poiane e, più raramente, gheppi e assioli.

  • Piccoli mammiferi: lepri, ricci, volpi (visibili di rado).

  • Ungulati: daini, cinghiali e caprioli sono presenti in tutto il parco, ma si nascondono tra la vegetazione e si avvistano più facilmente all’alba o al tramonto, oppure accompagnati da guide ambientali.

Nel sottobosco e tra i canneti si trovano anche anfibi come rane, rospi e tritoni, e numerosi insetti utili, come libellule e farfalle.


PERCORSI ED ESCURSIONI: COSA FARE

Viale del Gombo

Percorribile liberamente a piedi o in bici, è il percorso più comodo e scenografico del parco. Alla fine del tratto aperto al pubblico c’è una sbarra che delimita l’accesso alla zona del Gombo (riservata a visite guidate).


Sentieri laterali e zone umide

Diverse diramazioni portano ai laghetti, ai capanni di osservazione, al Sentiero del Fiume Morto Nuovo e ad aree meno battute, immerse nel bosco.


Visite guidate

  • A piedi: nella Riserva del Gombo, fino alle dune e alla spiaggia protetta.

  • In trenino elettrico: ideale con i bambini, attraversa i vari habitat con soste panoramiche.

  • In carrozza o a cavallo: suggestive e adatte anche ai più piccoli.


INFORMAZIONI PRATICHE PER LA VISITA

Come arrivare

  • In auto: da Pisa si prende la via Aurelia in direzione San Piero a Grado. Parcheggio gratuito presso il centro visite (Via delle Cascine, 27).

  • In treno: scendere a Pisa San Rossore. A piedi, circa 15 minuti dal parco.

  • In bici: percorsi ciclabili collegano Pisa con San Rossore in sicurezza.


Noleggio biciclette

Presso il centro visite è possibile noleggiare:

  • bici per adulti e bambini;

  • seggiolini per i più piccoli;

  • carrellini e tandem.


Orari e accessi

  • Il parco è aperto tutti i giorni, generalmente dalle 9:00 alle 19:00 (variano secondo la stagione).

  • Verifica sul sito ufficiale per eventuali chiusure straordinarie: www.parcosanrossore.org


Ristoro e aree attrezzate

  • Un bar-ristoro è disponibile accanto al centro visite, con tavoli all’aperto.

  • Area picnic e barbecue gratuita, con tavoli in legno e griglie (attenzione: uso consentito solo in assenza di rischio incendi e in base alla normativa stagionale).


UN FINALE PERFETTO: LA SPIAGGIA DI MARINA DI VECCHIANO AL TRAMONTO

Dopo la nostra esplorazione in bicicletta nella Tenuta di San Rossore, abbiamo deciso di concludere la giornata con un’ultima tappa speciale. Siamo saliti in auto e in pochi minuti abbiamo raggiunto la spiaggia di Marina di Vecchiano, che si trova poco più a nord rispetto alla Tenuta, all’interno della stessa area naturale protetta.


Era tardo pomeriggio, ormai quasi al tramonto, e il fatto di essere fuori stagione ha reso l’atmosfera ancora più magica. La spiaggia era praticamente deserta. Solo il suono del mare, il profilo delle Apuane all’orizzonte e una luce dorata che cambiava colore minuto dopo minuto.


I bambini, appena scesi dalla macchina, si sono tolti le scarpe e hanno iniziato a correre scalzi sulla sabbia, ridendo e rincorrendosi tra loro. Abbiamo camminato lungo il bagnasciuga, con l’acqua fresca che lambiva i piedi e le onde che disegnavano forme sempre nuove sulla riva. Nessun rumore, nessuna fretta, solo noi, il mare e il vento.


È stato un momento di silenzio e libertà autentica, che ci porteremo nel cuore come il vero finale perfetto di una giornata immersi nella natura. Un’esperienza semplice ma profondamente rigenerante, che consigliamo a chiunque voglia rallentare e riconnettersi con i propri ritmi e con quelli della terra.

Spiaggia di Marina di Vecchiano, ph. Alessia Biscia, Valigia Infarinata
Spiaggia di Marina di Vecchiano, ph. Alessia Biscia, Valigia Infarinata
CONCLUSIONE: NATURA E LENTEZZA PER TUTTA LA FAMIGLIA

Il Parco di San Rossore è un luogo unico, dove si può vivere la natura con rispetto e stupore. Percorrerlo in bicicletta, tra viali alberati, boschi ombrosi e laghetti silenziosi, è un’esperienza formativa, rilassante e piena di meraviglia per grandi e piccoli. Con i bambini è perfetto: si muovono in sicurezza, imparano osservando e si divertono immersi in un ambiente che stimola curiosità e amore per il mondo naturale. Una gita che consigliamo a chiunque voglia rallentare e respirare la bellezza della Toscana più autentica.


Vi ricordo, se ancora non lo fate, di seguirmi su Instagram o Facebook @valigiainfarinata (vi ringrazio infinitamente).

Vi ringrazio di essere stati con me fino a qui...alla prossima e a presto amici di Valigia Infarinata !

Alessia



Le immagini sono di proprietà di Alessia Biscia, proprietaria di www.aspassoconibambini.com per questo motivo non sono utilizzabili da terzi per alcun motivo.

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ALESSIA BISCIA

VALIGIA INFARINATA
a spasso con i bambini

Io, tra pentole e valigie...

Benvenut*, sono Alessia, sono sposata con Lele, abbiamo due bambini e amiamo viaggiare.

Dopo la  loro nascita, i nostri viaggi hanno avuto ritmi diversi, riscoprendo un nuovo modo di viaggiare, con loro, alla scoperta di posti meravigliosi.

Si aggiunge anche la mia passione per la cucina, ricette sane ma gustose.

 

Scopri con noi posti nuovi e lasciati ispirare.

Grazie per essere qui con noi ora. 

@VALIGIAINFARINATA

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