THUN, FIABA SVIZZERA
- Alessia Biscia, @valigiainfarinata
- 2 lug
- Tempo di lettura: 5 min
Testo e immagini a cura di Alessia Biscia, Valigia Infarinata
THUN, TRA PONTI DI LEGNO E MARCIAPIEDI SOPRAELEVATI. LA NOSTRA TERZA TAPPA SUL TRENO VERDE DELLE ALPI
Siamo arrivati a Thun in un pomeriggio calmo e luminoso, a bordo del battello che da Spiez attraversa le acque placide del lago. Un arrivo silenzioso, lento, quasi cinematografico: davanti a noi si apriva una cittadina elegante, adagiata tra l’acqua dell’Aare e le montagne verdi dell’Oberland bernese. I bambini, ancora pieni di entusiasmo per la visita al castello di Spiez, si erano incantati a guardare le case affacciate sul lago e le torri del castello di Thun che già si intravedevano all’orizzonte.
Thun era la nostra terza tappa sul Treno Verde delle Alpi, e l’unica in cui avevamo scelto di fermaci per la notte, per poter proseguire la mattina successiva per Berna.
ARRIVARE DAL LAGO: L’INGRESSO PIU’ BELLO
Arrivare a Thun in battello è senza dubbio uno dei modi più belli per conoscerla. Il piccolo porto turistico si trova a pochi passi dal centro, così, zaini in spalla e bambini per mano, ci siamo incamminati verso il nostro albergo, lasciandoci subito catturare dal ritmo tranquillo della città.
Prima ancora di entrare nel cuore di Thun, abbiamo fatto una prima passeggiata lungo il fiume Aare, dove l’acqua scorre impetuosa e trasparente. La città si sviluppa attorno al fiume, e uno dei suoi angoli più suggestivi è proprio la Aarequai, la passeggiata che lo costeggia, punteggiata da ponti di legno, ruote idrauliche e cascate urbane.
I PONTI DI LEGNO, L’AARE E I SURFISTI URBANI
Due sono i ponti coperti di legno che attraversano il fiume nel centro cittadino: il Untere Schleuse e l’Obere Schleuse. Oltre a essere spettacolari, sono ancora oggi utilizzati per regolare il flusso dell’Aare grazie a un ingegnoso sistema di dighe manovrato a mano.
Attraversare quei ponti è un’esperienza in sé, fatta di legno scricchiolante, profumo di vecchio e scorci incantevoli sul centro storico. Ci siamo fermati a lungo ad osservare le rapide formate dall’acqua… ed è proprio lì che abbiamo assistito a una scena incredibile. Ad un tratto il mio istinto da ex nuotatrice stava per farmi lanciare in acqua...fortunatamente in pochi secondi ho capito che il ragazzo in acqua nella corrente non era in pericolo ma semplicemente era sceso dalla tavola da surf e stava nuotando verso la sponda del fiume! E’ così che ho scoperto che alcuni surfisti locali si sfruttano la forza dell’acqua che passa sotto i ponti.

I MARCIAPIEDI SOPRAELEVATI E IL CENTRO STORICO DI THUN
Una volta entrati nel centro storico di Thun, ci si accorge subito che è diverso da tutti gli altri: i marciapiedi sono sopraelevati: vere e proprie passerelle in pietra che corrono lungo la Obere Hauptgasse, affacciandosi come balconate sui negozi sottostanti. Ci siamo divertiti a salire e scendere da un livello all’altro. Attenzione però: se viaggiate con passeggini, meglio restare al livello inferiore, più agevole da percorrere.
I negozi lungo questa via sono deliziosi, con insegne storiche, prodotti artigianali e caffè con tavolini all’aperto. Thun non è caotica, almeno non a inizio giugno, si cammina con calma, senza ressa. Un piccolo lusso.
IL CASTELLO DI THUN
Nel tardo pomeriggio abbiamo deciso di salire verso il castello di Thun, che domina la città da una collina e sembra uscito da una fiaba. L’accesso principale si trova in cima a una salita piuttosto ripida, ma una volta arrivati in alto la vista ripaga ogni sforzo. Il castello è massiccio e ben conservato, con quattro torri cilindriche che si stagliano contro il cielo.
All’interno si visita un piccolo museo con armi antiche, stanze arredate e vecchie prigioni Dalla torre panoramica si vede tutta Thun, il lago, l’Aare e le montagne in lontananza. Un panorama mozzafiato.
LA KIRCHTREPPE: LA SCALINATA COPERTA
Dopo aver visitato il castello e la Stadtkirche, la chiesa cittadina che si trova lì accanto, abbiamo deciso di tornare in centro passando per la Kirchtreppe, la famosa scalinata coperta in legno. La sua struttura è affascinante: un lungo corridoio in discesa, chiuso da un tetto spiovente e intervallato da finestrelle.
Percorrerla in discesa è stata una scelta fortunata: ci ha permesso di godercela senza fatica, osservando i dettagli delle travi e scoprendo, ad ogni passo, un nuovo scorcio sulla città sottostante. Un’esperienza che sembra uscita da un racconto medievale.
IL MUNICIPIO E LA RATHAUSPLAZ
Scendendo verso la parte bassa del centro si incontra la Rathausplatz, una delle piazze principali, dominata dallo storico Rathaus, il municipio di Thun. L’edificio, risalente al XV secolo, è un bellissimo esempio di architettura gotica civile, sobrio ma elegante, con un portico ad archi che dà sulla piazza.

THUN VIVACE E ACCOGLIENTE
Quello che ci ha colpito di più di Thun è la sua vivibilità: è una città a misura d’uomo, e perfetta anche per famiglie. Il centro è compatto, facilmente esplorabile a piedi, e ci sono parchi gioco, spazi verdi, e molti caffè informali dove fermarsi con i bambini. Noi abbiamo cenato in una pizzeria con terrazza sull’Aare, e la sera ci siamo concessi una breve passeggiata prima di rientrare nell'appartamento che avevamo scelto per pernottare; insomma Thun è una fiaba svizzera.

CONSIGLI PRATICI PER CHI VIAGGIA CON I BAMBINI
Arrivare in battello è un’esperienza imperdibile: da Spiez a Thun il panorama è splendido.
Il castello è gratuito con la Swiss Travel Pass Family e molto interessante anche per i più piccoli.
I marciapiedi sopraelevati sono affascinanti ma poco pratici con passeggini.
La Kirchtreppe è suggestiva da percorrere in discesa: vi consiglio di salire al castello da una delle vie laterali e poi scendere da lì.
Fermatevi lungo l’Aare a osservare l’acqua: potreste vedere anche voi un surfista cittadino!
Prenotate per tempo l’alloggio: Thun non è enorme, e le strutture si riempiono facilmente, soprattutto in estate.
CONCLUSIONE
Dopo le montagne di Kandersteg e le rive tranquille di Spiez, a Thun, fiaba svizzera, abbiamo trovato un perfetto equilibrio tra architettura storica e vivacità urbana. È una città che si svela piano piano, con i suoi scorci, le sue acque, i suoi dettagli unici.
Il giorno dopo, con gli zaini pronti e la curiosità ancora viva, ci siamo diretti verso la prossima tappa del nostro viaggio: Berna. (Ma di quella vi parlerò nel prossimo articolo.)
Vi ricordo, se ancora non lo fate, di seguirmi su Instagram o Facebook @valigiainfarinata (vi ringrazio infinitamente).
Vi ringrazio di essere stati con me fino a qui...alla prossima e a presto amici di Valigia Infarinata !
Alessia
Le immagini sono di proprietà di Alessia Biscia, proprietaria di www.aspassoconibambini.com per questo motivo non sono utilizzabili da terzi per alcun motivo.
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